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LA PUTTANA DELLE MONTAGNE 14 - ADDIO AL NUBILATO PER ME, ADDIO AL CELIBATO PER SUGAR LA TRANSEX PAPPONA
di Strapps
07.08.2023 |
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"Presto però mi annoiai, Sugar era ancora fuori nessun messaggio o che..."
Dopo il processo ai 3 la polizia ci fece avere le date del matrimonio e un assegno di 100 crediti. “Cazzo pensavo che la tua Comandante ci regalasse qualche soldo in più per il matrimonio della sua serva mancata preferita...” e rise forse per umiliarmi.“Una cassa di rum buono ce lo rimedi Sugarcaro non ti pare?”
“Mi piaci puttanella...andiamo a festeggiare allora.”
Con la gang dei pappa organizzarono due feste: una per l'addio alla troiaggine di me e quello al celibato di Sugar su idea di Jim: “Faremo la festa a questa troia che smette di battere per strada e una all'amica Sugar cazzo Maritino del cazzo….celibato che festeggeremo a CVB con una serie di puttanelli per almeno un paio di giorni..” “Come minimo...” “Ed io verrò con voi?”
Jim mi mollò uno schiaffo con approvazione di Sugar: “Tieni la bocca chiusa, troia e non dire stronzate. Tu aspetterai qui il ritorno del tuo maritino, vestito di tutto punto...dopo la festa che ti faremo dovrai stare a riposo per giorni...” rise Jim
“Quando torneremo ci sposeremo e poi farai la vita della vera troia..o mi inventerò qualcosa….dopo qualche anno non credo proprio che la tua Rowa si ricorderà di te..”
“...sì, Sugar….ho chiuso con lei, con Rowa...io...lo sai...tu sei la mia Pappa e presto mio marito...” “E' proprio una troietta bianca….” fece Jim toccandomi il culo “...io aspetterò qui come vuoi, babe...io sono la tua puttanella lo sai...”
“Bene, ci vediamo per la festa allora Jim!”
Il giorno della festa arrivò presto. Oltre a Jim e Priscilla era venuta anche la bellissima Ritas. Ci baciammo e le dissi che era bellissima. “Allora la Festa Di FINE VITA DA TROIA DI QUESTA PUTTANELLA bianca abbia inizio!”
Jim mi fece indossare una sorta di costume da festa, con una gonna aperta dietro, ci appiccicò un cartello che diceva ULTIMO GIRO SU QUESTO CULO BIANCO e mi spedì a preparare la cena. Si misero a tavola ma Jim mi fece sedere su un sedia speciale che mi alzata le gambe come dal ginecologo e mi lasci libero tutto il culo aperto per i giochi delle troie con Sugar che se la ride e beve. Jim posizione un marchingegno con un fallo attaccato, pare una macchina fotticuli. Infatti mi lega anche le mani alla sedia e mi infila il fallo in culo quindi aziona la macchina e quello comincia a fottermi con ritmo lento. “Possiamo mangiare adesso!” fa Jim e si mettono a mangiare mentre io sono davanti a loro sodomizzato da una macchinetta. Fanno come se non ci fossi ma ogni tanto a turno premono il pulsante il ritmo della mancchinetta aumenta e mi fotte meglio. Loro bevono, fumano, mangiano. Chiedo da bere e Jim ha un'idea: “Questa sera la nostra troia berrà solo la nostra piscia...che ne dite? Maritino?”
“Noooo….Sugar ti pregoooo...nooooo….”
“Zitta! Questa la tua festa e noi ti festeggiamo!!!” fece Sugar e andò a prendere il pitale e a turno pisciarono dentro ridendo e umiliandomi. Poi Jim mi fece bere quel mix forte di piscia di transex. Dopo il dolce mi liberarono. Jim mi fece sedere al centro della stanza e prese un bottiglia e la fece girare: “Dove finirà la bottiglia? Chi il fortunato? Chi passerà 5 minuti con la troietta qui?” “Aspette – fece Priscilla – ma anche Sugar vale? Lei può usarlo quando vuole...è pure la sua mogliettina adesso….” e rise forte.
“Vero! Sugar escluso!”
“Ok, Priscilla, mi pare giusto..”
La bottiglia si fermò davanti a Priscilla che mi prese e mi portò sul letto. “Adesso mi lecchi il culo dolcezza...” e mi buttai fra le su chiappe bianche, di burro, odorose di transex e profumate. Leccai bene fino a quando non fu contenta e poi mi riportò al centro. “Bevuta!” urlò Jim e mi dette da bere dal pitale. Fui costretto a finirlo e Jim lo fece riempire di nuovo. La bottiglia puntò Jim ed ebbi timore. Infatti prese un grosso dildo nero e lo piantò al suolo proprio davanti a Sugar, poi mi ordinò di salirci sopra: “E mentre lo cavalchi dovrai recitare al tuo maritino parole dolci, ok?”
“Credo di sì...” mi ficcai del gel nel culo e mi misi sopra il plug che era largo alla base e più stretto all'inizio. Così entrai facile ma dopo non riuscivo ad allargare per prenderlo tutto: “Ehi Sugar...ma la tua troia non è più abituata ai grossi cazzi?”
“Si è rilassata troppo in questi giorni...avanti puttanella non deludermi….avanti...spingi….su Ritas, brava dalle una mano...così...apri...troia...apri il CULO PER IL TUO PAPPA….così...brava Ritas...”
Ritas mi spingeva piano il dildo in culo e alla fine l presi tutto dentro.
“BRAVA LA MIA PUTTANA!! Avanti adesso….parla...canta….”
“….umm...io...mnon so….sei...la mia Dolcezza ..
Ritas mi tirò un ceffone: “Devi anche muoverti stupida!!”
Presi a muovermi e a dire parole dolci alla mia Pappa, loro rodevano, Priscilla mi toccava i capezzoli e Ritas guidava la mia cavalcata sul plug dalla grossa base. Io recitavo per Sugar fissando la sua pelata. La cosa piaceva molto alle altre che si divertivano con me, non era facile infatti continuare a incularmi col plug, Priscilla che mi leccava i capezzoli e dire parole dolci al mio futuro maritino SugarChubby. Finalmente Jim sembrò soddisfatto e mi fece alzare. Ero tutto aperto dietro e sgocciolai gel e umori dal culo davanti a Sugar, la quale attese qualche secondo e poi applaudì la mia prestazione seguita dalle altre: “Ecco questa è la mia troia!” fece
“Fai bene a sposartela...ah aha ahha “ commentò Jim e poi mi afferrò per la testa e mi spinse contro il sesso di Sugar. Baciai il suo cazzone a riposo e lo leccai mentre Ritas venne da me e mi alzò il culo per potermi fottere. Ero già stanco, ma l'idea che Ritas mi scopasse mi piaceva, mi aggrappai al cazzone di Sugar mentre mi sbatteva il suo affare sulle natiche nude e sputava nel mio sedere. Sugar mi teneva la faccia contro il suo sesso che odorava di transex e di casa, quante volte lo avevo succhiato e ingoiato quel suo fratellino enorme e nero… Ritas si aprì la strada nel mio culo facilmente dato che era stato aperto da due plug prima del suo cazzo che però era bello caldo e grosso e lo sentivo dentro mentre baciavo il cazzo di Sugar, quando Ritas dietro ebbe preso ritmo e mi fotteva fra gli applausi delle transex Priscilla salì sulle gambe di Sugar e mi ritrovai il suo cazzo in gola che mi fotteva come stava facendo Ritas e poi alternava il suo cazzo di medie dimensioni a quello di Sugar che non era ancora bello duro, ma era il MIO CAZZONE.
“EHHHHiiiii la tua puttanella è una bella scopata!”
“Puoi dirlo caramia….è LA MIA PUTTANA!”
“...e preso tua mogliettina fedele…
“Puoi scommetterci quel suo culetto bianco sarà solo mio, basta marchette hanno detto dai piani alti ed io eseguo...e poi non si è vista una moglie di un pappa che batte per strada..”
“Non si è mai visto neppure una moglie di un vero Pappa...” fece Jim
Intanto Ritas continuava a scoparmi duro e tenendomi i fianchi mi sbatteva davanti agli altri che scherzavano e giocavano con me.
“Beh ci sarà una prima volta. SUGARCHUBBY IL PAPPA SPOSATO. IL PRIMO! Ah ahaa ahha ah ahhh ah”
Ritas mi afferrò la testa e la spinse contro il sesso di Sugar mentre mi veniva in culo riempiendolo di sborra calda.
“Vaiiiiii LA PRIMA SBORRATA DI UNA LUNGA SERIEEEEEEEE!!!” urlò Jim. Ritas mi mollò dopo essersi pulita il cazzo sul mio culo, io scivolai a terra in preda a orgasmi anali per la festa e quella inculata di Ritas, che mi dette un bacio sulla bocca: “BRAVA la PUTTANELLA di Sugar...” ma Priscilla mi sollevò da terra e mi sbattè il suo affare in gola e prese a fottermi mentre Jim mi sculacciava il culo. Priscilla per fortuna venne quasi subito ma mi riempì la bocca della sua sborra fra gli applausi generali. Jim mi sbattè a terra mentre dall bocca scivolava sborra e anche dal culo. Mi trascinai carponi ai piedi di Sugar e presi a baciarli. “Una vera mogliettina sa chi porta la tunica in famiglia!” commentò Ritas. Sugar lasciò che le baciassi i piedi mentre inghiottivo il seme di Priscilla.
“Cosa ne facciamo di questa troia adesso? Pare distrutta...guarda gli esce dal culo e dalla bocca….”
“Oh è resistente la mia puttanella bianca….l'ho tirata su a modo, in montagna...vero baby?”
“...sì...Sugar….vero Sugar...”
“Proprio una troia nata questa e anche un ottima mogliettina...concordo...” fece Priscilla. Jim mi trascinò in bagno per i capelli e mi dette una ripulita sotto la doccia. Quindi mi ricondusse davanti alle altre transex che bevevano e fumavano.
“Riprendiamo con la bottiglia….ma prima un brindisi alla nostra ex-troia...aha ha ahhh” fece Jim e dopo che loro ebbero bevuto Jim mi dette il pitale del piscio da bere e me ne fece mandare giù un bel po' a forza di schiaffi.
La bottiglia andò da Ritas che mi fece fare un anal rimming del suo bel culo nero mentre Priscilla mi sodomizzava con un plug fine e lungo.
Alla fine del servizio a Ritas che apprezzò dovetti bere di nuovo e poi fu la volta di Priscilla che mi mise delle palline nel culo e poi mi portò a guinzaglio per la casa con le altre che mi sculacciavano quando ero a portata delle loro mani piene di anelli e colorate.
La festa proseguì con alcool a fiumi per loro e fiumi di piscio per me. A turno della bottiglia si divertirono ad umiliarmi e ridere su di me. Sugar approvava tutto quanto ed io mi sentivo parte della comunità delle pappa del mio futuro marito, quindi al sicuro. Jim mi sbattè contro il muro tenendomi sollevato con le sue grosse braccia sulle gambe, io mi ero stretto a lui mentre il suo cazzo mi fotteva con forza e lei rideva coi denti dorati e la pelata, ero completamente suo contro quel muro mentre Sugar rideva e beveva con le altre. Jim mi teneva forte e da sotto il suo cazzone nero mi fotteva alla grande. Godetti molto quel servizio, Lei padrona del gioco, grossa, la sua forza, la sua voglia, i suoi denti che brillavano. Mi scopò a mi riempì di sborra nel culo prima di depositarmi ai piedi di Sugar. Ero sfinito. Mi misi a baciare i piedi di Sugar mentre dal culo mi usciva il seme caldo di Jim. “….non ce la faccio più Sugar...sono sfinito….aiuto...”
“Ahhh ah ahhh….è arrivata la troia!!!”
“Beh vi siete divertite no Jim?”
“Sì, è vero….ha dato la puttanella bianca….è cotta….le mettiamo a letto?”
“Ci penso io...” e Sugar mi prese in collo e mi portò in camera. Mi mise sul letto e mi baciò in bocca. Sapeva di erba, di rum, di sigaro, di transex.
“TI AMO Sugar..:” dissi
“Anche io babe…..riposa ora...”
“Aspetta...ho serbato le forze per questo...” e gli presi il cazzo in mano. Sugar sorrise e lasciò che gli facessi un pompino, era molto eccitata per la serata e venne subito, ma una bella sborrata, dritta nella gola della sua puttana. Ingoiai tutto, mostrai il suo regalo nella mia bocca, mandai giù, ripulii il suo uccello da brava mogliettina e Sugar mi baciò in bocca e spense la luce.
Il giorno dopo Sugar e gli altri erano spariti, la festa di addio al celibato di Sugar. Rimisi a posto la casa e poi mi godetti la mia libertà: andai fuori, mangiai da solo in un ristorante di lusso, feci acquisti e poi tornai a casa. Pensavo: niente più marchette, clienti, pompini nel vicolo, giochi a tre per clienti voyeur, ero un uomo libero! Certo ancora agli ordini di Sugar, ma non avrei dovuto battere ancora. Lowa era stata prima una opportunità mancata, poi un colpo di fortuna che mi aveva aiutato molto.
Presto però mi annoiai, Sugar era ancora fuori nessun messaggio o che. Il terzo giorno ero già senza idee di cosa fare per il resto del mio tempo. La notte Sugar rientrò. Era ancora sfatto dai giorni al gioco, a scopare in giro, bere, giocare a poker e stanchissima, si gettò sul letto e dormì. Io rimasi sveglio al suo fianco in attesa del mattino. Dopo la colazione a letto, Sugar mi raccontò del viaggio, della feste, del bere, delle troie che si era fatto. Ci rimasi un po' male e feci la faccia delusa e scontrosa. Sugar non mi degnò di attenzione e continuò a raccontare e ridere delle sue avventure. Sugar dopo il caffè mi afferrò un braccio e mi sbattè sul letto. “Ehi la mia mogliettina è gelosa? Lo sai che questa cosa del matrimonio non cambia un cazzo fra noi, io sono SugarChubby la tua Boss prima di tutto e scopo con chi voglio...anche davanti a te se mi va...”
“Lo so Sugar...lo so, hai ragione, scusami...devo...scusa” e le baciai gli anelli e la mano. Lei mi prese la testa e me la spinse sul suo cazzone nero.
“Lo assaggerai presto...baby….ma prima il dovere….dobbiamo prepararci per il matrimonio e le firme presso la polizia transex...avanti...adiamo!”
In un negozio di costumi trovammo quanto ci occorreva per andare a firmare. Io una sorta di smoking stretto con fiocco rosso al collo, lei una tunica bianca con ricami floreali gialli e un velo. Con 35 crediti eravamo sistemati. Il giorno dopo Sugar si truccò come una vera sposa, occhi neri lunghi con raggi blu e rossetto bluscuro, la pelata lucida come non mai. Ci facemmo un sacco di foto e di video, quindi uscimmo e andammo alla polizia transex, c'erano due testimoni di ufficio e la cosa durò pochissimo, firmammo e sfrecciammo via sull'auto di Sugar per festeggiare l'evento. Mangiammo in un bar squallido vicino ad un lago, ma fra le birre e il resto ci ubriacammo velocemente, lei portava ancora il velo in testa ed io lo smoking stretto. Quando Sugar ebbe finito di scolarsi due shot, prese una camera sopra il bar. Era piccola e neppure troppo pulita. “La prima notte di nozze...baby...mi sverginerai allora stasera...sono stata casta e pura fino ad oggi,.,per te...caro maritino...”
“Lo so baby….vergine fino all'altare...ah aha ahhh, la MIA PUTTANELLA!” mi sbattè sul letto e ci spogliammo, lei mise delle telecamere per riprendere la scena. “Ricordi della prima notte di nozze!” disse prima di sdraiarsi sul letto senza togliersi il velo. Ammirai quel corpo adagiato, grosso, le carni cadenti, le tette grosse e dolci, le braccia accoglienti(quante notti mi avevano tenuto al caldo in montagna!)e le gambe massicce e poi il suo sesso a riposo. Lei schioccò le dita e in ginocchio mi avvicinai al suo corpo, presi a baciarle i piedi con devozione e passione, a leccare le cosce, le gambe possenti e tatuate, l'interno coscio dolce, succhiai e baciai il suo scroto gigante, le sue grosse palle, poi lei prese la mia testa e mi sbattè il suo cazzo in bocca: Il mio primo pompino da sposato! Succhiai e leccai quel grosso cazzone, non ne avrò avuto l'esclusiva, ma in quel momento era il cazzone di mio marito e lo spompinai a dovere, quando fu bello grosso e duro nella mia bocca, Sugar mi prese i capelli e tolse il cazzo dalle mie labbra: “Adesso ti scopo mogliettina...ah ahhaa.ah aha...ti sbatto come una troia!” le montai in collo, mi teneva per le gambe ed io aderivo al suo corpo sudato e profumato di matrimonio, il mio petto nudo contro le sue grosse tette nude. Iniziai a baciarla ovunque sul volto: “Sì...sì...baby….fottimi come sai fare solo tu….SugarCaro...SugarChubby….la tua troia è qui per soddisfarti...” lei mi baciò in bocca appassionatamente, con la sua grossa lingua che mi dominava tutto. Poi mi sbattè sul letto, mi fece girare e mi legò il suo velo nuziale al collo, stringendo ma non troppo. Quindi ne afferrò le estremità con una mano e con l'altra giocò col mio solco del culo facendoci scivolare il suo affare nero duro e pronto mentre sputava lenta sul suo cazzo per inumidirmi bene. Quindi si fece strada nel mio culo e presto sentii il suo affare caldo e gonfio ben dentro di me. Prese a muoversi piano, ma sempre più decisa, con più ritmo e con la mano mi tirava il collo attraverso il velo nuziale. Quando iniziò ad affondare sul serio fottendomi alla grande sul letto, col suo cazzo che mi faceva godere come mi piaceva. Lei tirava il velo ed io ero suo: preso per il collo, il suo uccello nero e grosso nel mio culo, la sua mano sul mio fianco in una presa fortissima. “Ahhhhhhs sììììììììBabby…..ohhhhscopamiiiiiii scopami cosìììììììì…..sìììììì…..babe…...ahhhhhh sìììììì”dicevo soffocato dalla presa del velo.
“Godi TROIA….la mia puttanella bianca. Prendiiiiiiii….”
mi sbattè a lungo a quel modo, io godevo e il mio sesso era bello duro. Venne di forza nel mio culo inondandomi di sperma caldo e di marito che chiava la sua troia la prima notte di nozze. Lasciò il velo ed presi a masturbarmi mentre lei ancora si svuotava nel suo culo e riuscii a venire mentre lei finiva, così avevamo goduto assieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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